Ho sostenuto convintamente l’interrogazione presentata dalla Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere alla Commissione, sulla stringente necessità di ribadire una posizione di contrasto netto ai matrimoni infantili.
La pratica, particolarmente diffusa nei paesi in via di sviluppo, conta ancora percentuali spaventosamente alte di fronte a cui non possiamo che sollecitare nuove azioni e risposte urgenti Ue.
I matrimoni precoci e forzati oltre a rappresentare infatti una mortificazione dei diritti dei minori, espongono a un enorme rischio per la salute le bimbe, immature per il parto, e raffigurano una grave minaccia ad una crescita femminile indipendente, libera e sana.
Per questo dobbiamo domandare e domandarci se, come Europa, abbiamo davvero messo in campo tutte le azioni e gli strumenti di contrasto a queste pratiche o se possiamo intervenire con una maggiore efficacia e con migliori strumenti di prevenzione e assicurando più tutele per i minori.
Data :04-10-2017